iperconsumismo

Il Manifesto del 9/1 recensisce "il libro di Gilles Lipovetsky Una felicità paradossale. Sulla società dell'iperconsumo (Raffaello Cortina, pp. 368, euro 26). Nelle prime venti pagine si possono infatti leggere affermazioni fulminanti che definiscono il passaggio dalla società del consumo a quella dell'iperconsumo: «è nata una nuova modernità e coincide con la "civiltà del desiderio"»; «la vita al presente ha sostituito le aspettative del futuro storico e l'edonismo gli attivismi politici»; «la qualità della vita è diventata una passione di massa»; «il capitalismo dei consumi è subentrato alle economie di produzione»; nasce così «una specie di turbo-consumatore non allineato, mobile, flessibile, ormai pienamente affrancato dalle vecchie culture di classe»; «si è passati da un consumatore assoggettato alle costrizioni sociali dello standing all'iperconsumatore a caccia di esperienze emotive». In questo cosmo consumistico e iper-individualista, «ciascuno può costruire à la carte la gestione del tempo, rimodellare il suo aspetto, ridisegnare il suo stile di vita»; «non illudiamoci: né le proteste degli ambientalisti, né i nuovi stili di consumo più sobrio saranno sufficienti a far deragliare il Tgv del consumismo, a contrastare la valanga dei nuovi prodotti dal ciclo di vita sempre più breve. Siamo solo all'inizio della società di iperconsumo»"

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