una continua presa in giro

Leggevo su questa notizia Reuters che "i delitti compiuti tra le mura domestiche e all'interno dello stesso nucleo familiare sono al primo posto tra gli omicidi volontari compiuti in Italia, costituendo il 31,7% del totale nazionale".

L'anno scorso l'emergenza "ordine pubblico" riguardava gli stupri nei parchi. Quest'anno non se ne parla piu'. Quest'anno vanno piu' di moda i rumeni e gli immigrati in generale. Anni fa erano le rapine in villa. Tutti temi terrorizzanti che durano una stagione e poi nessuno ne parla piu'.
Mass media che cavalcano le morbosita' e le paure del pubblico, politici che blaterano a vanvera senza affrontare i problemi reali.

E intanto, un terzo degli omicidi in Italia avviene in casa. Altro che rumeni. Altro che senegalesi.

I nostri mass media, inetti e servi solo di chi commissiona piu' pubblicita', ci terrorizzano con "emergenze" inventate li' per li', e non provano nemmeno a fare un'analisi approfondita o a contestare le dichiarazioni deliranti di questo o quel politicante. Se un albanese ubriaco alla guida uccide un pedone, e' facile: il problema si risolve eliminando gli albanesi. Se un italiano benestante spara a moglie e figli, la cosa si fa piu' complessa, ci toccherebbe riflettere su quali siano i motivi che fanno scattare questa violenza, e nessuno ha voglia e capacita' di avventurarsi in questo ginepraio: si allestisce un gran carrozzone per sfruttare la curiosita' morbosa del pubblico di fronte a questo bagno di sangue, cosi' che l'avvenimento viene inglobato dal mondo della "fiction" piu' che della cronaca, rendendolo percio' inoffensivo. Ma intanto il fatto che un terzo degli omicidi in Italia avvenga in famiglia non diventa mai un'emergenza nazionale. E' piu' comodo aspettare il prossimo albanese ubriaco.

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