Tra l'arretrato che avevo da leggere, c'era anche l'ottimo numero 781 del sempre ottimo Internazionale.
Il numero 781 riporta, in italiano, l'articolo di Michael Erard apparso su New Scientist e intitolato "L'inglese del futuro". Molto interessante: la maggior parte delle persone che parla inglese al mondo non e' madrelingua; da un lato si stanno creando sempre piu' varianti "dialettali" dell'inglese, sempre piu' incomprensibili tra loro, dall'altro molti anglofoni non madrelingua si trovano piu' a proprio agio parlando con altri non madrelingua piuttosto che con un americano o un inglese. Molto interessante.
Il numero 781 riporta, in italiano, l'articolo di Michael Erard apparso su New Scientist e intitolato "L'inglese del futuro". Molto interessante: la maggior parte delle persone che parla inglese al mondo non e' madrelingua; da un lato si stanno creando sempre piu' varianti "dialettali" dell'inglese, sempre piu' incomprensibili tra loro, dall'altro molti anglofoni non madrelingua si trovano piu' a proprio agio parlando con altri non madrelingua piuttosto che con un americano o un inglese. Molto interessante.
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