Conficker ecc.

Un collega mi ha segnalato un "audio column" riguardante il worm Conficker. La pagina e' della Gibson Research Corporation e include approfondimenti settimanali sulla sicurezza informatica. La puntata n.193 e' dedicata a Conficker e a un'analisi dei sofisticati metodi con cui il worm si e' diffuso inizialmente e si diffonde tuttora. E' veramente affascinante scoprire i metodi con cui il worm si aggiorna e si protegge: attualmente, genera ogni giorno una lista di 50.000 domini dalla quale ne sceglie 500 da cui aggiornarsi e accettare solo le nuove versioni firmate digitalmente dall'autore originario. Come viene notato alla fine della puntata, Conficker e' attualmente uno strumento di distribuzione di software potentissimo, in grado di autoproteggersi e potenzialmente letale per Internet stessa.

Su un tema diverso, un altro link segnalatomi riguarda alcuni dati sulla penetrazione e l'utilizzo dei servizi Internet e Mobile in Europa, su Lightreading. Il report non include i paesi scandinavi (che sarebbero talmente piu' avanti da falsare ogni classifica) e segnala alcuni dati interessanti. Quando si guarda alla penetrazione dei servizi Internet broadband, l'Italia si piazza tra i primi 10 paesi (al nono posto, per la verita') con un dignitoso 20% (cioe' una connessione Internet ogni 5 abitanti). Non e' una sorpresa vedere come l'Italia si piazzi seconda nella classifica della penetrazione dei servizi di telefonia cellulare, con un 144%, cioe' 1,4 telefoni in media per persona.
E questo ci mostra dove si trova l'Italia. Se pero' cerchiamo di capire dove va, l'Italia, c'e' qualche problemino. L'Italia non appare nella classifica dei top 10 mercati (sempre esclusa la scandinavia) per crescita della penetrazione sia dei servizi broadband, che dei mobile. Se per i cellulari questo potrebbe semplicemente essere il segno di un mercato ormai saturo, per le connessioni Internet segnala un mercato fondamentalmente fermo. Dove le comunicazioni via Internet non si sviluppano, dove questa infrastruttura non riesce ad affermarsi tra la popolazione e le aziende, rendendo quindi i forti sviluppi economici e sociali che potrebbe portare un puro miraggio. Dall'incremento del 164% tra 2007 e 2008 dell'Ucraina e quello del 13% della Svizzera, non c'e' posto per l'Italia in questa top 10, dove oltre ai paesi dell'Est, solo la Germania riesce a reggere il passo.
E' di pochi giorni fa un articolo, non ricordo se sul Corriere o Repubblica, che analizzava -per modo di dire- le potenzialita' e gli sviluppi dell'e-commerce in Italia. L'articolo sottolineava una grande "fame" di questi servizi da parte degli utenti, ma un sostanziale fallimento a causa dei servizi postali inaffidabili. Un'altra infrastruttura di base che fallisce, e porta a fondo il Paese come una zavorra, mentre altri si sviluppano e crescono. E noi qua a parlare di ponti sugli stretti.


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