la legge sulla privacy

Oggi sono incappato in un subdolo esempio di idiozia.
Sono andato al famigerato ufficio passaporti di Milano Cordusio per verificare se fosse arrivato il mio secondo passaporto. Fatta la coda per giungere fino alla signora Rosella del banco informazioni, ho detto il mio nome e la mia data di nascita, la suddetta Rosella, ruminante la sua cingomma, mi ha detto che l'autorizzazione dal ministero non e' ancora arrivata.
"E quando arriva?"
- non si sa.
"Come faccio per verificare?"
- viene qua.
"Non posso telefonare?"
- no. ma le posso dare un numero, ma non le risponderanno.
"Perche'?"
- eh sa, la legge sulla privacy.

Non e' vero che l'Italia e' un paese complicato. La Leggesullapraivasi in Italia e' quella cosa che si cita quando uno non vuole darti un'informazione o ti vuole far firmare dieci fogli fitti fitti scritti col font del 2. Ecco cos'e': semplicemente questo.

"E se mando qualcuno con una delega?"
- allora si'.

Li' per li' non c'ho pensato, ed e' stato meglio cosi'. Perche' la signora Rosella non mi avrebbe sicuramente potuto seguire nel pur semplice ragionamento: riepilogando, oggi un tizio si e' presentato all'ufficio passaporti di Milano Cordusio, ha detto di chiarmarsi come me e ha detto di essere nato il mio stesso giorno, e la signora Rosella gli ha detto che la pratica non era pronta.
Cio' significa che posso mandare una qualunque persona di sesso maschile a controllare al posto mio, visto che non c'e' alcuna autenticazione.
Posso anche preparare una delega a nome di chiunque per andare a controllare se la pratica di chiunque e' pronta o no.

In sostanza, il secondo passaporto non c'e' ancora. Ripassero'.

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