Mi ricordero' sempre quell'intervista a Madonna che vidi in TV una volta. Lei arriva, stringe la mano al giornalista, e dice "Hi, I'm Madonna". Cioe': un personaggio che proprio non avrebbe bisogno di presentazioni e' Madonna. Pero' lei si presenta, sai, caso mai non l'avessi riconosciuta e ti stessi chiedendo "ok ma quando arriva la cantante?".
Ieri ho tolto dal mio feed reader un paio di blog italiani perche' mi davano sui nervi. Mi da' sui nervi la gente che pontifica su un argomento senza darti la minima indicazione sull'origine della loro presunta autorevolezza. La societa' italiana e' da sempre basata sul "lei non sa chi sono io", cioe' fatta in modo che se Tizio assurge in qualche modo (qualunque modo) allo status di "esperto" o di "personalita'", non deve piu' dimostrare alcunche' per il resto della vita, e gli e' dovuto rispetto e ossequio ovunque, e se tu non sai chi cavolo sia Tizio, beh, il problema e' tuo. Presentare le proprie credenziali e' visto da noi italiani o come un'inutile umiliazione o come un'occasione per vantarsi, mai come un atto di dovuta modestia, come dire "ecco le ragioni per cui mi permetto di dire la mia su questo argomento".
Il primo dei due blog che ho rimosso appartiene a una di queste presunte "personalita'", conosciute universalmente nel loro "ambiente" e unanimemente annoverate tra gli "esperti", almeno a giudicare dal gioco di rimandi da un blog all'altro tra quelli "dell'ambiente", dalle notizie riportate con un commento stringato che vale come una virtuale strizzatina d'occhio, dai commenti da "ben introdotto" del tipo "X e' un imprenditore avveduto" o "grazie Y per la segnalazione" o "vedremo Z cosa fara' dopo questa decisione del CdA", dai giudizi perentori e semplicistici sui temi piu' complessi. A fronte di tanta autorevolezza, il lettore evidentemente sprovveduto come il sottoscritto vorrebbe saperne di piu': come ho fatto finora senza i pareri illuminanti di questo guru? Allora uno cerca sul blog una biografia, un link, qualche indicazione.
Clicchi su "chi sono" e: "Informatico (ho iniziato ad interessarmi di informatica nel 1979) ho sempre lavorato nelle telecomunicazioni/internet (dal 1985), adesso mi dedico professionalmente ai sistemi di identificazione e localizzazione in radiofrequenza.
Sia aziendalmente che privatamente sono stato uno dei promotori di MI.Ne.R.S (per chi se li ricorda), Educom.it, INET.it, AIIP.it, MIX-it.net, Clusit.it, Equiliber.org, aipsi.org, Eximia.it, dmin.it." Cosi', una lista di siti, senza manco un link. OK, qualcuno di questi mi dice qualcosa, qualcuno di piu', qualcuno di meno, qualcuno non mi dice proprio nulla. Conosco un sacco di perfetti cretini che hanno "iniziato a interessarsi di informatica nel 1979", e trovo che ridurre il proprio CV ad affermazioni di questo tipo significi poco piu' di niente..
Una "presentazione" di questo tipo presume semplicemente che tutti sappiano gia' chi sei. E a me sembra un atteggiamento parecchio presuntuoso.
L'altro blog che ho cancellato e' ancora peggio, ma mi fa quasi meno incazzare, perche' mi sono bastate un paio di settimane di lettura per trovarci una quantita' tale di cretinate da considerarlo semplicemente una pagliacciata. Peccato pero' che sia un pagliaccio che si prende estremamente sul serio: "Esperto a livello mondiale in sicurezza e tecnologie non convenzionali, consulente strategico per diversi organismi governativi e internazionali, XY è anche scrittore, saggista e conferenziere." Fine. No, veramente, tutto qui.
Ora non dico che tutti debbano avere un curriculum vitae come Bruce Schneier, pero' cavolo...
Ieri ho tolto dal mio feed reader un paio di blog italiani perche' mi davano sui nervi. Mi da' sui nervi la gente che pontifica su un argomento senza darti la minima indicazione sull'origine della loro presunta autorevolezza. La societa' italiana e' da sempre basata sul "lei non sa chi sono io", cioe' fatta in modo che se Tizio assurge in qualche modo (qualunque modo) allo status di "esperto" o di "personalita'", non deve piu' dimostrare alcunche' per il resto della vita, e gli e' dovuto rispetto e ossequio ovunque, e se tu non sai chi cavolo sia Tizio, beh, il problema e' tuo. Presentare le proprie credenziali e' visto da noi italiani o come un'inutile umiliazione o come un'occasione per vantarsi, mai come un atto di dovuta modestia, come dire "ecco le ragioni per cui mi permetto di dire la mia su questo argomento".
Il primo dei due blog che ho rimosso appartiene a una di queste presunte "personalita'", conosciute universalmente nel loro "ambiente" e unanimemente annoverate tra gli "esperti", almeno a giudicare dal gioco di rimandi da un blog all'altro tra quelli "dell'ambiente", dalle notizie riportate con un commento stringato che vale come una virtuale strizzatina d'occhio, dai commenti da "ben introdotto" del tipo "X e' un imprenditore avveduto" o "grazie Y per la segnalazione" o "vedremo Z cosa fara' dopo questa decisione del CdA", dai giudizi perentori e semplicistici sui temi piu' complessi. A fronte di tanta autorevolezza, il lettore evidentemente sprovveduto come il sottoscritto vorrebbe saperne di piu': come ho fatto finora senza i pareri illuminanti di questo guru? Allora uno cerca sul blog una biografia, un link, qualche indicazione.
Clicchi su "chi sono" e: "Informatico (ho iniziato ad interessarmi di informatica nel 1979) ho sempre lavorato nelle telecomunicazioni/internet (dal 1985), adesso mi dedico professionalmente ai sistemi di identificazione e localizzazione in radiofrequenza.
Sia aziendalmente che privatamente sono stato uno dei promotori di MI.Ne.R.S (per chi se li ricorda), Educom.it, INET.it, AIIP.it, MIX-it.net, Clusit.it, Equiliber.org, aipsi.org, Eximia.it, dmin.it." Cosi', una lista di siti, senza manco un link. OK, qualcuno di questi mi dice qualcosa, qualcuno di piu', qualcuno di meno, qualcuno non mi dice proprio nulla. Conosco un sacco di perfetti cretini che hanno "iniziato a interessarsi di informatica nel 1979", e trovo che ridurre il proprio CV ad affermazioni di questo tipo significi poco piu' di niente..
Una "presentazione" di questo tipo presume semplicemente che tutti sappiano gia' chi sei. E a me sembra un atteggiamento parecchio presuntuoso.
L'altro blog che ho cancellato e' ancora peggio, ma mi fa quasi meno incazzare, perche' mi sono bastate un paio di settimane di lettura per trovarci una quantita' tale di cretinate da considerarlo semplicemente una pagliacciata. Peccato pero' che sia un pagliaccio che si prende estremamente sul serio: "Esperto a livello mondiale in sicurezza e tecnologie non convenzionali, consulente strategico per diversi organismi governativi e internazionali, XY è anche scrittore, saggista e conferenziere." Fine. No, veramente, tutto qui.
Ora non dico che tutti debbano avere un curriculum vitae come Bruce Schneier, pero' cavolo...
Commenti
leggendo questo post sui curriculum, mi è venuto in mente qualcosa di simile per l'unico social network che uso: linkedin
hai fatto caso quanto può dire di una persona la foto che questa decide di mettere?
categoria "foto artistica"
il soggetto viene distorto con effetti speciali, magari anche ottenendo una foto pregevole, ma totalmente fuorviante: una volta visto dal vivo il soggetto o non lo si riconosce o scappa da ridere
categoria "vacanze"
foto scattata in posti improbabili: il soggetto è vestito o svestito in maniera imbarazzante. spesso con presenza di bambini o altri familiari che non c'entrano nulla con il social network
categoria "webcam"
il soggetto si fotografa con la webcam. alle spalle si riconosce chiaramente un ambiente di lavoro
la foto è sgranata, o troppo contrastata, o controluce
lo sguardo del soggetto è fisso e vacuo
categoria "blank"
il soggetto non mette nessuna foto, vanificando così una delle funzioni di base: essere riconosciuti quando qualcuno scorre una lista di nomi alla ricerca di qualcuno che ha conosciuto ma non si ricorda bene il nome.
categoria "badge"
il soggetto ha scannerizzato la foto del badge o della carta d'identità.
manca solo il cartellino con il numero per sembrare una foto di un sospetto in stato di arresto.
categoria "non è mai troppo tardi"
il soggetto utilizza una foto di molti anni prima
categoria "viva gli sposi"
il soggetto utilizza una foto di matrimonio abilmente ritagliata per eliminare gli altri invitati, oppure in casi estremi, il neo-coniuge stesso.
categoria "privacy"
il soggetto è così controluce da non poter distinguere bene il volto.
il soggetto vuole essere riconoscibile da chi già lo conosce, senza farsi vedere dagli altri.
categoria "astratta"
il soggetto mette una foto che non rappresenta se stesso; variazione cromatica della categoria "blank"
categoria "istituzionale"
il soggetto ha una posizione in azienda tale per cui ha accesso ad una foto di se stesso ufficiale e ripresa da un fotografo professionista.
saluti,
CO00117