pulizia bookmarks

Ho un po' di vecchi bookmark che mi ero appuntato perche' interessanti o perche' volevo leggerli in seguito, e ora devo fare un po' di pulizia. Ecco qua, in ordine molto sparso.

Che cos'e' il Sistema Operativo di Internet. Lettura molto intessante.

Un articolo che dice cose sensate sulla cosiddetta pirateria digitale: "The music industry lets illegal downloading thrive because it didn't provide an easy, affordable way to pay."

Il sito dell'Accademia della Crusca contiene un sacco di cose interessanti, peccato non abbia un feed rss per seguirlo piu' facilmente.

Ogni tanto mi chiedo "Ma c'e' solo Google su Internet?" Beh, qualcosa viene elencato qui.

Per avere sempre sottomano qualche dato, c'e' il factbook dell'OECD.

Mi ricordo di quando gli U2 con ZooTV mi fecero scoprire i Disposable Heroes of Hiphoprisy. Porco cane, quasi vent'anni fa!

Se volete farvi (o confermare) una cattiva opinione degli americani, andate su People of Walmart.
Appropriatamente in questo periodo, alcune foto degli sciagurati interramenti dei navigli a Milano, dal forum skyscrapercity.

Il sito della Discografia Nazionale della Canzone Italiana, che non si capisce bene quanto sia aggiornato.

Questa me l'ero segnata perche' ai tempi mi aveva fatto ridere: "la mia reazione alla bocciatura del lodo Alfano sarebbe molto articolata, ma contiene sicuramente le parole meu amigo charlie brown."

Documentazione da tenere sempre sotto mano: TCP/IP Protocol Sequence Diagrams.
Non trovero' mai il tempo di leggere tutta l'interessante documentazione esistente su IPv6.

Altra cosa che mi affascina ma non faro' mai (forse) e' appostarmi per vedere le astronavi passare in cielo.

Un po' di buon senso circa la Net Neutrality; "you have to keep in mind that there isn't really such a thing as 'The Internet', which may sound strange."

Una discussione su due metodi per combattere le botnet, anche se ho il sospetto che nessuno dei due sia una buona idea.

Perche' certe volte (sempre?) i luoghi comuni hanno un fondo di verita': "it is true that people have a harder time distinguishing between people from a different race than they do within their own race."

Qualcuno che dice quello che penso anch'io: "Quando, nel 2001, Le Monde venne a intervistare Montanelli su che cosa potesse fare l’Europa contro B., il grande Indro rispose: “Trattarlo con tutta l’irrisione e il disprezzo che merita”. Infatti così l’ha sempre trattato la stampa estera: come un pagliaccio, tanto più pericoloso proprio in quanto è riuscito a spacciarsi per uno statista. [...] Sarebbe bastata una risata, per seppellirlo, se fin dal ’94 chi ha in mano la politica e l’informazione si fosse incaricato di dipingere B. per quello che è: gli italiani, non foss’altro che per opportunismo, non voterebbero mai un uomo ridicolo."
E sempre parlando di pagliacci: "Giovanardi, che non bada a spese quando si tratta di stupidaggini"...

Cosi' a occhio, dire che "Cyberattacks should be subject to the same laws, treaties and international conventions as in the physical world" potrebbe sembrare anche una cosa sensata. Poi uno legge che "In Harvey's view, the UK and its allies should find ways to apply principles such as NATO's mutual defence pact, Article V, to acts of aggression in cyberspace. This would apply the concept of deterrence, something that was currently almost non-existent in Internet policy" e inizia a venirgli qualche dubbio. Poi uno pensa che certi ragionamenti ci hanno "regalato" le guerre in Afganistan e Iraq, e allora... ahi ahi ahi.

E per finire: Boss-speak. No, non c'entra con Springsteen.

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