Sarajevo e' una citta' particolare, che mi meraviglia. Nella citta' vecchia convivono, a poca distanza, moschee, chiese, sinagoghe, scuole coraniche, guinness pub e night club che pubblicizzano la "sexy bitch night".
La citta' vecchia e' architettonicamente divisa in due, con l'anima ottomana da una parte e quella austroungarica dall'altra.
Dall'ultima volta che ci ero stato, tre o quattro anni fa, ho notato che sono spariti i souvenir a base di proiettili d'artiglieria, e sono comparsi un paio di grattacieli che a dir la verita' stonano abbastanza coi palazzoni in stile sovietico anneriti dal tempo dallo smog e dalle bombe e le baracche fatiscenti che spuntano qua e la'.
Un'atmosfera a meta' tra Vienna e Istanbul, con un sacco di giovani in giro.
Nella citta' vecchia abbondano i locali dove farsi un caffe' o una cena, da quelli rigorosamente bosniaci ai doner kebab, alle birrerie/trattorie piu' "europee" come quella dove sono finito ieri sera, dove il pc collegato alle casse trasmetteva in sottofondo una scaletta a base di U2 d'annata, quelli della versione originale di Sunday Bloody Sunday, quella col violino.
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