Analfabetismo politico

Mario Deaglio scrive su La Stampa, a proposito della "manovra" economica:


"Negli anni d’oro della Prima Repubblica, c’erano almeno 50-70 parlamentari di tutti i partiti che sapevano «leggere» i conti pubblici.


Oggi, se va bene, i parlamentari non analfabeti in materia si contano sulle dita di una mano e i politici, per rimediare al proprio analfabetismo, si devono affidare a ministri che sono tecnici prima che politici.


Questa manovra-bis è il frutto della generale riduzione del livello di competenza e dell’aumento del livello di pressappochismo del mondo politico.


È uno sforzo da dilettanti, messo assieme in un paio di settimane, senza adeguati supporti tecnici, esclusivamente per rispondere a una pressante richiesta europea."


Il collasso a cui va incontro l'Italia ci viene annunciato ormai giornalmente, ma non occupa le prime pagine dei giornali: il collasso non sara' causato da una stangata economica in piu' o in meno, ma dall'incompetenza diffusa che ha ormai penetrato ogni livello decisionale, politico e imprenditoriale, del nostro Paese.

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