Am I mad, in a coma or back in time?

Stamattina ho avuto un'esperienza extrasensoriale di sfasamento temporale. Stavo facendo una presentazione a un cliente quando uno dei presenti, una donna, s'e' accesa una sigaretta. Per un attimo sono tornato indietro di quarant'anni, c'erano gli uomini con le basette lunghe, le camicie attillate, il borsello e i pantaloni a zampa. Ma mi sono immediatamente ripreso e in effetti mi trovavo in una vera sala riunioni nel 2011, a Sarajevo, dove si fuma ancora dappertutto. Certe esperienze andrebbero fatte provare a quei pochi che avessero ancora da ridire sul divieto di fumo; ieri sera siamo usciti per una birretta in un locale non particolarmente fumoso (cioe', non tipo quelli che c'erano da noi una volta, che entravi e c'era la nebbia), ci siamo stati venti minuti e stamattina mi puzzavano di fumo anche le mutande. Non avendo considerato preventivamente questa complicazione, avevo ovviamente con me un solo paio di pantaloni e un solo cappotto, che ho portato anche oggi: a parte la fumatrice della sala riunione oggi non ho subito altro fumo passivo, ma stasera mi puzzava lo stesso anche il cuoio capelluto, santocielo.


Nel frattempo, m'e' anche venuta l'idea per una fantastica serie televisiva, un misto tra The IT Crowd e Life on Mars, da ambientarsi nella sede di una societa' di telecomunicazioni dell'ex Jugoslavia. Non ci sarebbe nemmeno da rifare ne' gli edifici ne' gli arredi, che mantengono intatto un gusto prettamente sovietico. "Musei con le persone dentro" m'e' venuta in mente oggi come definizione.

Commenti

Anonimo ha detto…
il divieto di fumo nei locali pubblici è l'unico merito che ascrivo al governo berlusconi.
a ben vedere è stata un'iniziativa di sirchia (medico) che poi è stato subito trombato in favore di storace, la cui competenza come ministro della salute è al di sopra di ogni discussione (nel senso che non vale neanche la pena di discuterne)