L'incontrario

A me piace il profumo dei fiori e dell'erba. La mia vicina spruzza insetticida talmente tanto che c'è una nuvola tipo Chernobil, persistente, per ore.
A me piace la luce, spalanco le gelosie, apro le tende, mi spiace persino tirare giù la tenda da sole qualche ora al pomeriggio, e lo faccio solo perché altrimenti sul balcone ci crescerebbero solo i cactus. I miei vicini tengono le gelosie chiuse anche tutto il giorno, le luci sono sempre accese.
A me piace il silenzio e sentire i versi che fanno le gazze sugli alberi. Mi pare invece che la gente si senta tranquillizzata dal rumore e cerchi sempre il modo più rumoroso di fare le cose: usa l'idropulitrice invece dell'olio di gomito, sempre l'aspirapolvere quando basterebbe una scopa, usa il compressore per gonfiare le gomme della bici, compra l'home theatre invece di leggersi un libro o una rivista, si urla da un balcone all'altro invece di invitare il vicino a casa, sbraita lunghissime prediche ai bambini invece di dare un silenzioso buon esempio, sbatte porte e finestre quando potrebbe accompagnarle, compra auto e moto di alta cilindrata quando gli basterebbe un'utilitaria, eccetera. Per non parlare dei Comuni che mandano in giro quelli col soffiafoglie e altre diavolerie inutili del genere.
E' come se il rumore che fanno fosse l'unica possibile testimonianza della loro esistenza sulla faccia della Terra. 

Commenti

Alessandro Iacopetti ha detto…
Hai almeno scritto il post con sana tranquillità, premendo i tasti con parsimonia, oppure hai rumorosamente e vigorosamente premuto invio al termine di ogni riga, come fanno quelli che vogliono far vedere che loro sì che stanno scrivendo :-)