ICT for peace!?

Ho scoperto due giorni fa ict4peace e il loro rapporto sul lavoro del Primo Comitato delle Nazioni Unite circa la sicurezza informatica.

Alcune riflessioni:

Il Gruppo di Esperti (GGE) convocato dall'ONU ha visto la partecipazione di molte nazioni, dal 1999 ad oggi. L'Italia ha partecipato una sola volta.

Il passo seguente risulta oggi particolarmente chiaro a fronte della recente conferma che dietro lo sviluppo di Stuxnet c'era il Governo USA: "With respect to military applications of information technology, the US considered an international convention to be ‘completely unnecessary’ as ‘the law of armed conflict and its principles of necessity, proportionality and limitation of collateral damage already govern the use of such technologies’".

L'inglese con cui è scritto il rapporto è a tratti "liberamente interpretato", a partire dall'illeggibile incipit:  "With the UN General Assembly convening the third time a Group of Governmental Experts (GGE) in 2012 to address threats to international  information security in the Disarmament and International Security Committee (also known as the First Committee), this brief summarizes the work done by the First Committee in the field of international information security, highlights key national positions and discussion and looks at the challenges facing the upcoming GGE discussions." Sarebbe meglio iniziare fin d'ora ad affrontare di petto il problema della comunicazione in Inglese tra parlanti non madrelingua, prima che il problema esploda e ci si ritrovi a non capire più cosa stiamo dicendo. Lavoro da più di sei anni in un ambiente internazionale e posso testimoniare che l'utilizzo spensierato della lingua inglese tra gli addetti ICT causa crescenti fraintendimenti e difficoltà; in alcuni casi che ho osservato in Medio Oriente, l'incomunicabilità di fondo causa spesso la paralisi delle attività.




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