L'assalto della temibile piralide del bosso

Noi l'insetticida prima di andare in ferie gliel'avevamo dato. Una volta avvistati i primi bruchi, avevamo capito che le centinaia di larve depositate sui nostri bossi erano affamate e pericolose. Però, una volta tornati, abbiamo trovato la devastazione quasi totale, come testimoniano persino le pessime foto che fa il mio cellulare.

Le piralidi sopravvissute hanno sbranato quasi completamente le piante e dato vita a tante belle farfalline bianche e nere che, a quanto si legge su Internet, a breve riproveranno a deporre nuove uova. Il contagio è stato probabilmente portato dalla nuova pianta che abbiamo recentemente aggiunto (vatti a fidare dei bossi in offerta ai vivai!) che, sempre a quanto letto, non essendo la piralide "nativa" del nostro continente, arrivava dall'est asiatico.
I rimedi consigliati sono gli insetticidi a base di piretro o quelli a base di Bacillus Thurigensis, categoria "Kurstaki" (il B.T. "Israelensis" viene usato nella lotta alle larve di zanzare): le larve si mangiano il bacillo e muoiono tra gli spasmi. E questa è la cosiddetta "lotta integrata", in quanto il bacillo è innocuo per gli umani e gli animali. La ricerca del bacillo è stata ardua: i vivai della zona ovviamente non sanno nemmeno di che si tratta, e alla fine ho recuperato un sito italiano che lo vende online.
Speriamo in bene, perché sui forum di giardinaggio si raccontano storie tremende di chi ha dovuto sradicare e bruciare tutto.

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