Mi appunto questo articolo di Alessandro Portelli perché riassume molto bene la situazione che stiamo vivendo.
"[...]l’insopportabilità di un mondo in cui ricchezza e risorse si ripartiscono in misura sempre più ingiusta e disuguale.
Un tempo, di queste ingiustizie si occupava la sinistra. Oggi, ci raccontano, sono finite le ideologie; ma la lotta di classe continua, in forme insolite e drammatiche. Da un lato, quella guerra di classe dei ricchi contro i poveri [...].
Dall’altro, la più antica lotta dei poveri per avere anche loro quello che hanno i ricchi: l’immigrazione di massa è infine (ed è sempre stata) proprio questo, l’arma estrema dei dannati della terra per un minimo di accesso ai beni della terra su cui viviamo tutti.
A differenza delle forme di lotta e dei conflitti sociali del secolo scorso, questa lotta non è mossa dal progetto di abbattere un sistema, ma dall’ansia di condividerlo; non dall’ostilità ma dal desiderio, dal sogno, se non dall’amore idealizzato."
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