Ho letto il resto del libro che citavo prima, ed è stato un piacere leggere pagine chiare, ben scritte, e una prosa così densa di significati (e che usa ancora la preposizione "colla", hurrà!). Mi appunto quindi alcuni passaggi riguardanti Toronto che introducono concetti interessanti e importanti.
"[...] crocevia di sempre mutevoli flussi di realtà etniche che incontrano flussi di altrettanto veloci realtà mediatiche - poiché sono queste, secondo Appadurai, le vere entità postmoderne del mondo globale [...]"
"[...] le città sono crocevia per i nuovi movimenti globali e le nuove forme frattali di panorami etnografici e culturali".
"Si tratta certamente di una delle capitali della diaspora mondiale".
"Il Canada è noto al mondo come una nazione multiculturale, uno dei pochi paesi - se non l'unico - che ha istituzionalizzato il rispetto per la differenza e legiferato il modo tale che, partendo dal riconoscimento dell'assenza di una cultura ufficiale, la cultura nazionale non potesse che risultare dal mutuo arricchimento delle diverse culture. Tuttavia, il volto multiculturale del Canada ne nasconde un altro, essenziale per comprendere a fondo le complessità e le contraddizioni del multiculturalismo canadese, vale a dire la doppia identità culturale del Canada - Quebec e Canada Outside Quebec [...] - che relega tutti gli abitanti ad una condizione di alterità costitutiva e costituzionale."
"Lo scrittore di origine indiana Arnold Itwaru scrive che "il Canada, la società multiculturale, è un'invenzione dalle proporzioni oscena" (Itwaru 1990)".
"Secondo Sassen, infatti, in questi nuovi spazi creati dalla globalizzazione le distinzioni familiari tra centro e periferia, Nord e Sud, Primo e Terzo Mondo, non reggono più, perché queste realtà coesistono e nuove gerarchie attraversano tutte le regioni del mondo, che non può più essere diviso in zone territoriali separate."
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