Tutto già descritto, continua a ripetersi.

In 1984 (pubblicato nel 1949), Orwell scriveva: ..."la guerra era stata letteralmente ininterrotta, sebbene propriamente parlando, non fosse stata sempre la stessa guerra. [...] scoprire chi stava combattendo e contro chi stava combattendo, in questo o in quel momento, sarebbe stato impossibile perché non c'era alcunché di tramandato, sia a voce che per iscritto riguardo a qualsiasi schieramento che non fosse il presente. In quel momento, per esempio, [...] l'Oceania era in guerra con l'Eurasia ed era alleata con l'Estasia. In nessuna conversazione pubblica o privata era stato mai ammesso che le tre potenze, in qualsiasi tempo, fossero state raggruppate in uno schieramento diverso. Veramente, come Winston ricordava, erano solamente quattro anni che l'Oceania era in guerra con l'Eurasia e alleata dell'Estasia. [...] Ufficialmente, uno scambio di alleanze non era mai avvenuto. L'Oceania era in guerra con l'Eurasia, quindi l'Oceania era sempre stata in guerra con l'Eurasia. Il nemico del momento rappresentava il male assoluto, e ne conseguiva che qualsiasi alleanza, passata o futura, con lui diventava impossibile. [...] "Chi controlla il passato" diceva lo slogan del Partito "controlla il futuro: chi controlla il presente, controlla il passato." Eppure il passato, sebbene mutevole per la sua stessa natura, non era mai stato mutato. Tutto ciò che era vero allora, rimaneva vero da sempre e per sempre. Era semplicissimo. Tutto quel che si richiedeva era soltanto una serie infinita di vittorie sulla propria stessa memoria. "Controllo della realtà", lo chiamavano: e in neolingua bispensiero."
E anche: "La Neolingua era la lingua ufficiale in Oceania [...]. Ci si riprometteva che la Neolingua sostituisse l'Archelingua [...] press'a poco attorno all'anno 2050. Nel frattempo, tuttavia, essa guadagnava costantemente terreno [...]. Il sistema in uso nel 1984 [...], era del tutto provvisorio e conteneva molte parole superflue e forme arcaiche che sarebbero state soppresse a tempo debito. [...] Fine della Neolingua [era] soprattutto quello di rendere impossibile ogni altra forma di pensiero. Era sottinteso come, una volta che la Neolingua fosse stata definitivamente adottata, [...] un pensiero eretico [...] sarebbe stato letteralmente impensabile [...]. La Neolingua era intesa non a estendere, ma a diminuire le possibilità del pensiero; si veniva incontro a questo fine appunto, indirettamente, col ridurre al minimo la scelta delle parole."
Nel 1976 circa, nel suo piccolo, il piano di rinascita democratica recitava: "L'aggettivo democratico sta a significare che sono esclusi dal presente piano ogni movente od intenzione anche occulta di rovesciamento del sistema;  Il piano tende invece a rivitalizzare il sistema attraverso la sollecitazione di tutti gli istituti che la Costituzione prevede e disciplina, dagli organi dello Stato ai partiti politici, alla stampa, ai sindacati, ai cittadini elettori. [...]  Pregiudiziale è che oggi ogni attività trovi protagonista e gestore un Governo deciso ad essere non già autoritario bensì soltanto autorevole e deciso a fare rispettare le leggi esistenti. Così è evidente che le forze dell'ordine possono essere mobilitate per ripulire il Paese dai teppisti ordinari e pseudo politici e dalle relative centrali direttive soltanto alla condizione che la Magistratura li processi e condanni rapidamente".

Oggi il bispensiero e della neolingua sono al potere.
Nel suo piccolo Berlusconi poteva ancora far sorridere, con la sua crociata anti comunista e il suo "partito dell'amore", ma la lezione del Grande Fratello era già stata istituzionalizzata: la guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza. Si può sostenere il contrario di ciò che si è.
Trump è l'iperbole di tale meccanismo, perché accusa i suoi nemici (che ovviamente oggi possono essere l'Estasia e domani l'Eurasia) di essere il male assoluto, per poi immediatamente passare ad adottare misure oggettivamente naziste.


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