Comprai il mio iPad2 nel 2011, pochi mesi dopo l'uscita. A fine 2013, con l'upgrade a iOS7, il tablet mostrava i primi problemi, alcuni dei quali introdotti in maniera alquanto sospetta. Con l'upgrade a iOS7 Apple rimuoveva inoltre la possibilità di ritornare alla versione precedente, iOS6. Una mossa giustificata dalla necessità di firmare digitalmente le nuove release ma che di fatto porta alla luce del sole la politica di planned obsolescence su cui Apple ha basato tutto il suo business. Le vendite dell'iPad2 venivano cessate tre anni dopo l'uscita, mentre il "supporto" software continuava a fare danni fino all'arrivo di iOS9.3.5, ultimo aggiornamento software rilasciato per questa piattaforma, a poco più di 5 anni dal primo rilascio. Come termine paragone, Microsoft supporta i sistemi operativi per 10 anni o più. Il fatto che l'iPad2 sia ora in balia di qualunque nuova vulnerabilità dovesse emergere in iOS9 è scandaloso ma in fondo importa poco, perché l'apparato è comunque ormai praticamente inutilizzabile. I lag introdotti da iOS7 non hanno fatto che peggiorare, rallentando le transizioni grafiche e la risposta del touch screen a livelli praticamente insopportabili. Non è possibile effettuare alcuna operazione senza un ritardo di circa un secondo, rendendo impossibile qualsiasi lavoro serio. Oltre al danno, il malcapitato possessore di iPad2 deve subire anche la beffa di vedersi proporre aggiornamenti alle app per introdurre "supporto" a iOS10 o a feature di iOS9 non disponibili per l'apparato in questione.
Al di là del fiasco delle prestazioni, l'iPad non mi è mai risultato congeniale come strumento di lavoro, a causa di varie scelte implementative un po' sballate. La possibilità di "splittare" la tastiera in modo da renderla utilizzabile con i soli due pollici è eccellente ma l'implementazione lascia a desiderare in quanto spesso la tastiera "split" finisce sopra il testo che si deve digitare, con le comprensibili difficoltà. La modalità di cambio della luminosità dello schermo è demenziale: quando si visualizza il selettore "estraendolo" dal bordo inferiore del video, lo schermo si fa meno luminoso (come a passare "in secondo piano") e i cambiamenti in luminosità vengono mostrati solo per un breve istante, rendendo impossibile un'impostazione fine. Col passare delle release sono state introdotte una miriade di gestures necessarie a utilizzare varie funzioni: estrarre i settings dal bordo inferiore, visualizzare le notifiche dal bordo superiore, effettuare ricerche, visualizzare le app aperte per passare da una all'altra, eccetera: anche con un iPad dalle prestazioni impeccabili, fare qualcosa di paragonabile al multitasking richiede abilità di prestidigitatore. Ah, la fotocamera dell'iPad2 era ed è pessima.
L'integrazione ("synch") con iTunes non m'è mai piaciuta, trovo l'interfaccia malfatta e "sincronizzazione" e backup male implementati.
In sostanza, nonostante alcuni esperimenti, non sono riuscito a utilizzare l'iPad2 per nessuno dei compiti "seri" che mi ero prefigurato: prendere appunti durante un incontro, presentare slides a un cliente (anche a causa della necessità di adattatori, altra gallina dalle uova d'ora per Apple), creare semplici documenti, preparare mail ben formattate o gestire un calendario.
L'ultimo esperimento di utilizzo dell'iPad2 si è concluso immediatamente in modo tragicomico: portato con me durante un breve viaggio a New York per consultare le mappe, qualche appunto turistico preso in precedenza e per poter usare eventuali app iOS, al risveglio del primo giorno si è presentato come nella foto, "da attivare", senza ragione alcuna, ovviamente solo tramite cavo USB, Mac e iTunes. Risultato: un mattone nello zaino per una settimana.
Tirando le somme, una pessima esperienza che mi terrà alla larga dai tablet Apple sicuramente per molto molto tempo.
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