Il mio sogno d'amore con Microsoft Band 2 è durato poco meno di un anno. La band è stata il maldestro tentativo di Microsoft di entrare nel mercato dei cosiddetti "wearable"; venduta nella prima versione alla fine del 2014 e circa un anno dopo nella seconda, ne è stata conclusa la produzione a fine 2016, nonostante i fondi di magazzino rimangano tuttora in vendita a prezzi criminalmente alti.
La Band funzionava da "fitness tracker" (tramite la relativa app, disponibile non solo su Windows Phone ma anche su Android e IOS) e da interfaccia con email, calendario, sms, chiamate e altre funzioni del telefono.
Personalmente l'ho trovato un gadget ben fatto, completo e utile. La parte "fitness" con i sensori sul battito cardiaco, i raggi UV, e il calcolo delle calorie, credo valga tanto quanto tutti gli altri aggeggini simili (cioè ben poco più di un simpatico giochino) e non vale nemmeno la pena mettersi a disquisirne. L'integrazione col Windows Phone, però, era molto ben fatta: la possibilità di leggere un sms o le prime righe di un'email senza prendere in mano il cellulare mi è risultata utile molte volte, come anche la possibilità di vedere le chiamate in arrivo ed eventualmente "rimbalzarle" con uno degli SMS predefiniti.
Il punto debole -fatalmente debole- del gadget è stato il cinturino: la gomma tendeva a rompersi in corrispondenza del display in metallo (problema sorprendentemente non rilevato o ignorato in fase di quality assurance), costringendo, demenzialmente, a inviare all'assistenza tutta la Band, visto che il cinturino non era sostituibile separatamente.
In un anno di utilizzo, il cinturino s'è rotto due volte, con sorprendente precisione nello stesso momento sia a me che mia moglie, che l'abbiamo comprato insieme. La prima volta, l'assistenza Microsoft ha preso in carico le Band senza fiatare, restituendocele in pochi giorni, con un'efficienza sorprendente.
Alla seconda rottura, avvenuta dopo che Microsoft aveva già deciso di non proseguire nella produzione di una nuova generazione del gadget, il supporto ci ha fatto sapere che in caso non fossero disponibili scorte, ci sarebbe stato inviato un assegno di rimborso.
Non ci speravo molto, ma l'assegno è effettivamente arrivato, ufficializzando la fine dell'avventura Microsoft Band.
Mi rimane la sorpresa nel vedere un'azienda come Microsoft imbarcarsi in un progetto del genere, produrre due generazioni di un gadget relativamente complesso come questo, con risultati peraltro non cattivi visto il resto del mercato degli "smartwatch" (chiedere a uno dei rari possessori di Apple Watch per credere), e poi lasciarlo naufragare miseramente, tra l'altro dopo averlo immesso sul mercato con modalità demenziali (prezzi bassi in USA dove Windows Phone è irrilevante, prezzi alti in Europa dove la quota di mercato non è trascurabile). Misteri del capitalismo moderno.
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