Come comportarsi in aeroporto e in aereo - parte 2

Continua dalla parte 1.

ALL'AEROPORTO
Passati i controlli di sicurezza, localizzate i monitor che indicano lo stato dei voli e trovate il vostro. In quasi tutti i posti del mondo, i voli sono indicati in ordine orario, mentre negli USA sono indicati in ordine alfabetico di località. Capite dov'è il vostro gate d'imbarco e, a meno che abbiate molto tempo a disposizione, dirigetevi verso di esso. Trovato il gate, se non c'è ancora personale che sta preparando le procedure d'imbarco, sedetevi da qualche parte dove si possa tenere d'occhio il gate o i monitor, in caso di cambio di porta d'imbarco o di ritardo. Prestare attenzione agli eventuali annunci. Non è necessario sedersi davanti al gate. Non è nemmeno necessario stare in piedi davanti ad esso.
Al gate, i passeggeri si dividono in due categorie: quelli a cui piace stare mezz'ora in piedi davanti al gate e quelli a cui non piace. Io francamente non ho mai capito il masochismo della prima categoria. Unica giustificazione per l'appostamento davanti al gate sono le occasioni in cui (solitamente perché si sa che all'arrivo saremo di fretta o perché il volo è lungo) è assolutamente necessario trovare posto nelle cappelliere per il proprio bagaglio. E' purtroppo normale che gli ultimi a salire abbiano difficoltà a trovare posto per il bagaglio. Normalmente, questo non è un gran problema, ma in certi casi potrebbe esserlo. Anche qui, sta a voi sceglierei come aumentare il comfort del vostro viaggio.
Una nota importante: contrariamente a quanto si crede, l'annuncio "vi preghiamo di rimanere seduti" fatto dal personale di terra non significa "alzatevi tutti immediatamente e affollatevi davanti al gate". Significa bensì "state seduti e prestate attenzione a ciò che stiamo per dirvi". Ciò che vi diranno è che le famiglie con bambini piccoli possono passare davanti a tutti e imbarcarsi per prime, e che i passeggeri che hanno precedentemente richiesto assistenza (ad esempio la sedia a rotelle) potranno fare altrettanto. Si procederà quindi a imbarcare il resto della mandria, in un ordine prestabilito, che va rispettato. Per primi entrano i frequent traveller delle classi più alte, poi i frequent traveller delle classi meno alte e quelli di classe business, e poi gli altri passeggeri, spesso divisi per zone. La zona è indicata da una lettera scritta sulla carta d'imbarco, e solitamente divide i passeggeri a seconda della fila in cui sono seduti. Se sta imbarcando la zona 1 e il vostro biglietto dice zona 4, toglietevi dai piedi. Lo so, lo so, siamo italiani, però sforziamoci lo stesso: guardate come stanno in coda gli altri popoli e provate a imitarli. Ci sono altri connazionali che sgomitano per passare davanti? lasciateli andare e cercate di formare una fila decente. Ce la possiamo fare.
Zona o non zona, è buona norma che chi siede in fondo all'aereo entri per primo e chi siede davanti entri per ultimo. Se uno ci pensa, è perfettamente ragionevole, no? Si minimizza il fastidio che si arreca al prossimo.
Quindi, anche se l'imbarco non viene fatto per zone, se siete seduti nelle prime dieci file dell'aereo ve ne potete stare comodamente seduti e lasciar salire tutti gli altri.
Un'ulteriore ragione per starsene seduti è che spesso "l'imbarco" inizia prima che le porte dell'aereo siano effettivamente aperte, col risultato che dopo essere stati in coda davanti al gate, si rimane in coda davanti alla porta dell'aereo, o peggio ancora all'interno del finger di collegamento che, a seconda dell'aeroporto o della stagione, può trasformarsi in una stalla, una cella frigorifera o una serra. Altro svantaggio di "imbarcarsi" per primi è che se invece del finger c'è il bus navetta, il primo bus sarà riempito all'inverosimile e l'attesa e il viaggio, per quanto brevi, saranno tra i meno gradevoli. Standosene invece comodamente seduti spesso accade che l'ultima navetta sia semivuota e ci si possa stare senza sgomitare. Un'altra piccola nota che pare sfuggire ai più è che spesso l'ultimo che sale sulla navetta è il primo a uscire.
Una nota importante riguardo i bus navetta: una volta entrati, non ci si pianta lì in mezzo alla porta come delle statue, bensì ci si sposta in fondo alla navetta, in modo da permettere l'entrata degli altri passeggeri. Mi sorprende sempre l'atteggiamento letteralmente disumano di chi se ne sta in mezzo a un autobus affollato ignorando completamente la presenza di altre persone che vogliono (non solo vogliono, ma DEVONO) entrare. Ve lo dico chiaramente: fate spazio al prossimo. Lo zaino va tolto dalla schiena e tenuto a terra in mezzo alle gambe: a nessuno piace ricevere in faccia lo zaino altrui. Reggersi alle apposite maniglie. Se ci sono posti a sedere liberi, sedersi. Il cretino che si pianta davanti al sedile senza sedersi (quindi occupando da solo sia il sedile che lo spazio di una persona in piedi) è una specie diffusissima a tutte le latitudini ma dobbiamo impegnarci tutti per eradicarla. Spesso dietro ai sedili c'è posto per appoggiare i trolley.
Anche qui, purtroppo, gli umani si dividono in due categorie: quelli a cui piace la folla e quelli che invece no. Se vi piacciono le situazioni affollate, considerate comunque che c'è qualcuno a cui non piacete voi, e cercate di non dargli fastidio.

SALIRE A BORDO
Quando si raggiunge l'aereo tramite bus navetta, può capitare che si possa salire a bordo sia dalla scala anteriore che da quella posteriore. In tal caso: se si è seduti verso il fondo è meglio salire dietro, mentre se si è seduti verso il davanti è meglio salire davanti. E' affascinante come a molti continui a sfuggire l'utilità di questo meccanismo.
Saliti a bordo e trovato il proprio posto, avviene quello che tuttora sembra uno dei momenti più difficili dell'intera esperienza del viaggio aereo: il posizionamento del bagaglio e l'utilizzo delle cappelliere (cioè gli scomparti sopra la vostra testa). Ecco come comportarsi:
- inserire il proprio trolley nello spazio sopra il proprio sedile. Non utilizzare il posto sopra il sedile altrui. Soprattutto, mai e poi mai mettere il proprio bagaglio in una cappelliera di una fila dietro di voi. Se per il primo accorgimento dovrebbe essere superfluo fornire altre spiegazioni, per quanto riguarda il secondo la motivazione, d'importanza vitale, è che al momento dell'atterraggio, in quanto purtroppo la maggior parte dei viaggiatori continua a scattare in piedi immediatamente, sarà impossibile procedere controcorrente e recuperare il proprio bagaglio. Se anche voi foste quel tipo di persona per la quale non è un problema sgomitare tra decine di estranei e sbattergli addosso il vostro trolley, sappiate che nessuno gradisce questo vostro comportamento. Se invece per voi non è un problema aspettare che scendano tutti prima di riuscire a recuperare il vostro bagaglio, fate pure, vi applaudo.
- tenete con voi borsette, borsettine, borse del duty free, zainetti e tutti i bagagli di piccole dimensioni: li infilerete sotto il sedile davanti a voi o li terrete in grembo. Così facendo, eviterete che vengano schiacciati dai trolley altrui e lascerete spazio libero nelle cappelliere per chi ne ha bisogno.
- soprattutto, per l'amor del cielo, non mettete mai il soprabito, il giubbotto, la pelliccia, il cappello nelle cappelliere (eh sì, a dispetto del nome). Sappiate che se ce li mettete non solo state occupando un sacco di spazio che servirebbe ad altri, ma che arriverà inesorabilmente qualcuno che infilerà il proprio trolley bagnato e sporco sopra il vostro barbour da ottocento euro. Vogliamo tutti evitare tale esperienza, quindi tenetevi i vestiti in grembo.
- se stiamo partendo per un volo di due-tre ore, non dovrebbe essere un problema tenersi in grembo o tra le gambe qualche effetto personale. Anzi, vi dirò di più: io sono alto uno e novanta e mi capita relativamente spesso di viaggiare col trolley infilato sotto il sedile davanti a me. Mi capita soprattutto quando c'è gente che mette il soprabito o la borsetta di louis vuitton nella cappelliera, ma si può fare. si. può. fare.
E' innegabile che le compagnie aeree ci costringono ormai a viaggiare in condizioni disagevoli, ma se ognuno seguisse questi accorgimenti, ci sarebbe spazio per tutti e non sarebbe necessario accalcarsi davanti al gate per salire per primi.
In generale, trovate il vostro posto e sedetevi in quello, anche se siete lontano dai vostri cari (ma non l'avete fatto il check-in online con la scelta del posto?). Solo dopo che l'equipaggio avrà annunciato che l'imbarco è completato potrete spostarvi in qualche posto libero (no, non è possibile andare in business, anche se è vuota), o chiedere ad altri di fare cambio se necessario. Considerate che chi ha scelto un posto di finestrino o di corridoio potrebbe averlo fatto per qualche precisa ragione, quindi non date per scontato che sia disposto a scambiarlo col vostro. Siate gentili ed educati. Se avete bisogno di qualcosa di particolare, o se ad esempio volete spostarvi ma non vedete posti vicino a voi, chiamate un assistente di volo facendo un gesto con la mano o premendo il pulsante apposito.

IN VOLO
Tenete sempre allacciata la cintura di sicurezza. Perché? perché sì. Ne riparliamo dopo che sarete passati attraverso una turbolenza seria.
Ricordate che non siete a casa vostra, ma in uno spazio ristretto pieno di estranei che potrebbero non gradire, ad esempio, il contatto prolungato con la vostra coscia o il vostro braccio. Non invadete lo spazio altrui. Siate educati. Non parlate ad alta voce: a nessuno interessano i fatti vostri.
Come non dare fastidio a chi è seduto dietro di voi. 
- Se avete i capelli lunghi, fate attenzione che non finiscano dietro il vostro schienale: a nessuno fa piacere avere in faccia i capelli di un estraneo per due ore.
- Evitate di agitarvi troppo per sistemarvi: lo sappiamo tutti che i sedili sono scomodi, ma ogni volta che vi rivoltate al vostro posto come una balena ricordate che dietro potrebbe esserci qualcuno col tavolino abbassato e una bevanda su di esso, oppure qualcuno che sta semplicemente cercando di guardare un film nel monitor del sedile.
- Non è obbligatorio reclinare il sedile. Disturba chi è dietro. Fatelo il meno possibile. Quando reclinate il sedile fatelo lentamente, in modo da dare un piccolo preavviso a chi se lo vedrà capitare addosso.
Come non dare fastidio a chi è seduto davanti a voi.
- Se dovete alzarvi, fate forza sui vostri braccioli, e non aggrappatevi allo schienale davanti a voi: a nessuno fa piacere sentirsi risucchiati all'indietro mentre si sta mangiando, o dormendo, o semplicemente pensando agli affari propri. Ripeto: non aggrappatevi mai allo schienale davanti a voi. Non è necessario e disturba molto chi è seduto in quel posto. Si fa forza sui braccioli, ci si ruota leggermete, ci si appoggia sul proprio schienale e si va.
- Ricordatevi che ogni volta che toccate lo schienale davanti a voi state spintonando il passeggero seduto davanti: quando abbassate o alzate il tavolinetto; quando picchiettate sul touchscreen del monitor (usate il telecomando, se c'è!); quando puntate con le ginocchia; quando rovistate tra le riviste; quando infilate una bottiglietta d'acqua nel portariviste. Fate tutte queste azioni molto delicatamente.
- Se avete bambini con voi, fate attenzione che non inizino a prendere a calci il sedile davanti o a fare altri simpatici giochi con esso.
- Se siete in un volo notturno e chi è davanti a voi reclina il sedile per dormire, non protestate e non disturbatelo: è un bel rompimento di palle ma siamo tutti nella stessa barca e lui non ha altra scelta.

BAMBINI
Questo è l'argomento più spinoso di tutti. Ricordo sempre la regola aurea dei viaggi aerei: non ve l'ha ordinato il dottore. Detto ciò, a me parrebbe ovvio non portare in aereo bambini che non riescono a stare tranquilli per la durata del viaggio. Non è obbligatorio sottoporli a questa tortura, per un viaggio che potranno tranquillamente fare quando saranno più grandi. Si suppone che ogni genitore conosca i proprio figli: se i bambini sono scalmanati, il buon senso vuole che sia sconsigliabile rinchiuderli per ore in uno spazio angusto affollato di estranei. Se i bambini sono così piccoli da non potersi spiegare se stanno male, o se hanno fame, o se hanno sonno, o se se la sono fatta addosso, e siccome hanno un anno di vita il loro unico modo per comunicare è quello di piangere, non portateli in aereo, a meno che, appunto, ve l'abbia ordinato il dottore. Ve ne sarà grato il bambino e tutti gli altri passeggeri. Ricordate che a nessuno piace sentire la puzza della cacca del vostro bambino, anche se voi ci siete abituati. Non tutti viaggiano con le cuffie antirumore per non sentire i bambini che piangono di notte. A nessuno interessa doversi sorbire le storielle che gli raccontante per tenerlo impegnato. Idem dicasi per le canzoncine dell'ipad che gli date per lobotomizzarlo tenerlo buono.
E' vero: "i bambini fanno cose da bambini", che colpa ne hanno loro? Nessuna. Siete voi che li dovete tenere a casa se non riescono a non disturbare il prossimo per la durata del viaggio.
Una nota molto importante riguarda lo sbalzo di pressione durante la discesa verso l'atterraggio: come in salita ci si "tappano" le orecchie, in discesa ci si "stappano", e la cosa può essere molto dolorosa. Un bambino soggetto a tali dolori che non è in grado di effettuare una leggera manovra di compensazione inizierà a piangere e ululare dall'inizio della discesa fino a qualche minuto dopo l'atterraggio, quindi per una buona mezz'ora. Potrete coccolarlo, parlargli, dargli il ciuccio, fargli tutte le moine del mondo, ma lui soffrirà come un cane e urlerà tutto il tempo. A voi la scelta.
Personalmente, poi, considero puro masochismo muoversi in aereo con l'inevitabile armamentario di passeggini e biberon e giocattolini vari necessari al trasporto di un bambino piccolo. Oltre a dover pagare un biglietto aereo in più per una persona alla quale del viaggio non importa un tubo, ogni spostamento diventa più complicato, lento e macchinoso. Portate in giro i bambini, abituateli a stare con gli estranei e a frequentare posti diversi da casa, ma, vi assicuro, l'aereo è il posto meno indicato per loro, almeno fino a quando non sono in grado di portare autonomamente il loro piccolo bagaglio di effetti personali e di educazione.
Come in tutte le situazioni della vita, una buona regola è quella di tenere presente quanto fastidio danno al prossimo le nostre azioni, compreso il diritto di viaggiare con bambini al seguito.

L'ATTERRAGGIO
Come già accennato, non è necessario scattare in piedi appena atterrati.
In primo luogo, bisogna stare seduti fino a quando la spia delle cinture di sicurezza non viene spenta. Perché? perché è obbligatorio. perché l'aereo potrebbe non essere ancora completamente fermo e c'è rischio di cadere, farsi male e far male al prossimo.
Una volta che é possibile alzarsi, se ci pensate un attimo capite che quasi sempre non è necessario alzarsi. Alzarsi per andare dove? a prendere il bagaglio? per metterlo dove?
Perché alzarsi quando si può stare seduti? Spesso può passare un bel po' di tempo prima che si riesca effettivamente a scendere.
Comportarsi come segue:
- stare seduti; controllare di non stare lasciando nulla nel portariviste o sul sedile;
- quando i passeggeri delle file davanti a noi iniziano a muoversi, alzarsi;
- aprire con cautela la cappelliera; "con cautela" significa usare una mano per aprirla e l'altra mano per evitare che si apra di scatto o per evitare che cadano eventuali oggetti (la borsetta di louis vuitton cade sempre);
- estrarre il proprio bagaglio, aiutare se necessario chi è vicino a noi, lasciare uscire i passeggeri delle file davanti a sé, e infine togliersi celermente di torno. La pelliccia la potete indossare comodamente una volta fuori dall'aereo.
Durante l'uscita, evitate di sostare in mezzo alle porte, ai corridoi o ai passaggi in genere. Ci sono decine o centinaia di persone dietro di voi che devono uscire. Seguite la mandria fino al primo spazio libero all'interno del terminale e solo lì aspettate eventuali compagni di viaggio se necessario. Guardatevi intorno e trovate i cartelli che indicano l'uscita, il ritiro bagagli o il controllo passaporti.
Il resto dovrebbe essere facile.

AL RITORNO
Se avete seguito tutti i consigli precedenti, il ritorno a casa procederà liscio. Se avete qualcuno che vi viene a prendere in auto, considerate che ormai gran parte degli aeroporti hanno stabilito che è possibile sostare davanti ai terminal solo per pochi minuti. Lo scopo della misura sarebbe quello di evitare ingorghi. Purtroppo l'effetto è che gli chauffeur improvvisati si inventano parcheggi spericolati appena al di fuori dell'area aeroportuale, con conseguenti disagi e pericoli per la circolazione. In ogni aeroporto ci sono parcheggi a pagamento per la sosta breve. Avete speso centinaia di Euro per un viaggio aereo, potete investirne cinque per mezz'ora di parcheggio. Consigliate ai vostri cari di usare uno di questi parcheggi e di venire ad attendervi all'interno del terminale. Potranno quindi aiutarvi coi bagagli se necessario, potrete prendervi un caffè con tutta calma, e quindi caricare tutto quanto in auto senza patemi e senza ingolfare il traffico.

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