La terra inabitabile

"Il cambiamento climatico e' quello che il teorico Timothy Morton chiama un "iperoggetto": un'entita' concettuale cosi' vasta e complessa che sfugge a una comprensione vera e propria (un altro esempio di iperoggetto e' Internet)".

"L'incertezza e' una delle meta-narrazioni piu' importanti che il cambiamento climatico introdurra' nella nostra cultura nei prossimi decenni: una preoccupante mancanza di chiarezza su come sara' tra dieci o vent'anni il mondo in cui viviamo".

"Per un certo periodo di tempo eravamo giunti a credere che la civilta' procedesse nell'altra direzione, quella di rendere le cose impossibili dapprima possibili e poi stabili, parte di una routine quotidiana. Con il cambiamento climatico, invece, ci siamo spostando verso la natura, verso il caos, in un nuovo regno che sfugge a ogni analogia con le esperienze accumulate nel corso della storia".

"Un singolo incendio boschivo in California puo' annullare completamente le riduzioni di emissioni ottenute, nello stesso anno, grazie alle attive politiche ambientaliste dello stato".

"Con una CO2 a 930 ppm (piu' del doppio del livello attuale), le capacita' cognitive si riducono del 21 per cento".

"Alcuni storici ed economisti ... hanno cominciato a sostenere che l'intera storia della crescita economica che ha preso il via ... nel XVIII secolo non sia il risultato dell'innovazione ... ma semplicemente il frutto della nostra scoperta dei combustibili fossili".

"Gli economisti si sono chiesti negli ultimi decenni perche' la rivoluzione informatica e Internet non hanno portato a significative crescite di produttivita' nel mondo industrializzato".

"E poi ci sono i costi per la cura dei disturbi mentali, ancora piu' incredibili. Il clima influisce sia sull'insorgenza che sulla gravita' delle depressioni".

"E' piu' facile immaginare la fine del mondo che la fine del capitalismo, ha scritto il critico letterario Frederic Jameson".

"E' per questo che rinnovare il capitalismo in modo che smetta di incoraggiare l'estrazione di combustibili fossili puo' sembrarci piu' improbabile che spruzzare zolfo in aria arrossando il cielo, per raffreddare il pianeta di un paio di gradi".

"Probabilmente questa e' anche una spiegazione per l'attuale malcontento a livello politico: la percezione che sia in corso una pressoche' totale ristrutturazione del mondo che pero', per quanto possiamo essere entusiasti di Netflix, Amazon, Instagram e Google Maps, ci lascia piu' o meno nella condizione in cui eravamo prima".

"Il consumo consapevole e il benessere sono entrambi scappatoie, che nascono dalla promessa di fondo fatta dal neoliberismo: che le scelte dei consumatori possano sostituire l'azione politica".

"L'epico periodo, un tempo bollato come "preistoria", copre in realta' il 95 per cento della storia umana. Per tutto quel periodo, gli uomini hanno abitato il pianeta senza lasciare tracce significative".


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