Millenovecentocinque, il Giappone esce dalla guerra contro la Russia ed entra nella modernita'. Un gatto senza nome annota le vicissitudini inconcludenti del suo padrone, un professore d'inglese apparentemente sbadato e inetto, e dei suoi colleghi e studenti, altrettanto vanesi. Il gatto osserva con distacco e superiorita', e spesso il lettore si trovera' a chiedersi se il nostro filosofeggiare e' in realta' solo una montagna di chiacchiere buone per far addormentare un felino.
Un tomo alquanto pesante; una narrazione felinamente convincente; un viaggio nel tempo nel Giappone di un secolo fa.
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