Carlo Rovelli - Helgoland


La teoria dei quanti è uno degli argomenti scientifici che più mi affascina, e avevo letto una buona recensione di questo libro. La storia della nascita di questa teoria che ha rivoluzionato il nostro modo di vedere il mondo è affascinante, e le pagine che descrivono i giovani scienziati che all'inizio del Novecento hanno risolto enigmi fisici attraverso una radicale revisione del modo di descrivere la materia intorno a noi sono affascinanti. La seconda metà del libro si avventura nelle implicazioni per così dire "filosofiche" della teoria, e mi ha un po' perso, anche se il fascino rimane immutato.

Menzione speciale per l'inesistente lavoro di revisione di Adelphi. L'autore è chiaramente uno scienziato abituato a conversare e scrivere in inglese, e nel suo lessico scivolano molti anglicismi che un buon correttore di bozze avrebbe dovuto correggere. "Arrangiare" (chiaramente dall'inglese arrange) da cambiare in "disporre", "intossicante" (ovviamente da intoxicating) da cambiare in "inebriante" o simili, e un "puzzle" che in italiano è quello che gli anglosassoni chiamano jigsaw puzzle, e chi quindi qui invece andava tradotto in "enigma".

Commenti