Una sorta di seguito del libro di Svante Paabo, il volume di Reich ci presenta i risultati affascinanti e spesso inaspettati della "rivoluzione del DNA antico", cioe' la possibilita' di conoscere, con grande precisione, la storia delle migrazioni ed evoluzioni della specie umana (anzi, fino alla scomparsa di Neanderthal e Denisoviani, delle specie umane!).
A tratti diventa difficile - e un po' noioso - seguire le vicissitudini dei nostri progenitori attraverso ripetute migrazioni, incroci ed estinzioni, ma in generale il libro rimane affascinante, sia dal punto di vista prettamente storico, sia per le sue implicazioni per la societa' moderna.
Nell'ultima parte del libro, dopo aver dimostrato che le teorie razziste di presunte "purezze" di questa o quest'altra "razza" sono totalmente infondate, Reich si schiera nettamente a favore dello studio della variabilita' genetica tra le popolazioni attuali, argomento che oggi e' purtroppo diventato tabu' a causa dell'appropriazione indebita che di tali argomenti hanno fatto e continuano a fare vari gruppi di razzisti squinternati. Come e' evidente che i Nord Europei sono piu' alti dei Sud Europei, altrettante ovvie differenze tra le varie etnie o "razze" umane sono piu' o meno sotto gli occhi di tutti e meriterebbero di essere studiate a fondo, se non altro, ad esempio, per individuare fattori di rischio e prevenire le rispettive malattie, senza per questo fare del razzismo.
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