"Perché non tutti gli uomini possono svilupparsi e divenire degli esseri differenti? La risposta è molto semplice. Perché non lo desiderano. Perché non ne sanno nulla e anche a parlargliene non capirebbero che cosa significhi, senza prima essere stati lungamente preparati."
"L'uomo è pieno di idee false su di sé. In primo luogo, non si rende conto di essere realmente una macchina. Ma cosa vuol dire: "L'uomo è una macchina?". Vuol dire che egli non ha movimenti indipendenti, né interiori, né esteriori. E' una macchina messa in moto da influenze e choc esteriori. Tutti i suoi movimenti, le sue azioni, parole, idee, emozioni, umori e pensieri sono provocati da influenze esteriori. [...] L'uomo è una macchina, ma una macchina molto speciale perché se le circostanze sono favorevoli ed essa è manovrata nel modo giusto, può rendersi conto di essere una macchina. E se ne diviene pienamente consapevole, può trovare i mezzi per cessare di essere una macchina."
"L'idea dell'essere e dei differenti livelli d'essere è completamente ignorata dal pensiero moderno. Al contrario, è opinione corrente che più ci sono divergenze e contraddizioni nell'essere di un uomo, più egli possa essere brillante ed interessante. In genere si ammette, sebbene tacitamente, ma talvolta anche apertamente, che un uomo possa vivere nella menzogna, essere egoista, vile, irragionevole, eprverso ed essere allo stesso tempo un grande uomo di scienza, un grande filosofo o un grande artista. Naturalmente è impossibile: infatti, benché questa incompatibilità di differenti caratteristiche in un solo essere, sia generalmente considerata come originalità, non è in realtà che debolezza. Non è possibile essere un grande pensatore o un grande artista con uno spirito perverso o incoerente, così come non è possibile essere un pugile professionista o un atleta da circo se si è malati di tisi. La diffusione di una simile idea, secondo cui incoerenza e amoralità sarebbero segni di originalità, a cagione di numerose ciarlatanerie scientifiche, artistiche e religiose del nostro tempo e, senza dubbio, di tutti i tempi."
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