Il fantastico regno delle Due Sicilie, Pino Ippolito Armino

Questo è un libretto di poco più di 100 pagine ma che c'ho messo un mese a leggerlo perché ogni pagina ti fa incazzare come una bestia che ti verrebbe voglia di emigrare in Lapponia.

Per carità, è normale che al mondo esista un certo numero di persone, leghiste o neoborboniche che pensano e scrivano cose false, deliranti e in alcuni casi criminali (il "genocidio" dei meridionali), ma ciò che non dovrebbe accadere in un paese civile è che ci siano case editrici disposte a pubblicare tale spazzatura e che altre persone debbano sprecare il loro tempo a confutare le demenziali falsità stampate dai suddetti delinquenti mentre invece potrebbero dedicarsi ad attività più utili.

Tra le follie sostenute da borbonici e leghisti abbiamo il già menzionato genocidio, il complotto anglo-massonico-mafioso, Garibaldi lo schiavista, i briganti partigiani, l'industria napoletana prima in Italia, la ricchezza e l'istruzione del Sud prima dell'Unità, e varie altre.

Un libro tristissimo ma istruttivo e, purtroppo, necessario.

"Mazzini conobbe Carlo Pisacane a Roma e così ne scriverà nei suoi Ricordi: "Bastò un'ora di colloquio perché l'anime nostre s'affratellassero, e perch'io indovinassi in lui il tipo di ciò che dovrebb'essere il militare italiano, l'uomo nel quale la scienza, raccolta con lunghi studi ed amore, non aveva addormentato, creando il pedante, la potenza d'intuizione e il genio, sì raro a trovarsi dell'insurrezione.""

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