L'Invincibile, Stanislaw Lem

Leggere questo libro mi ha fatto pensare a Mondi Lontanissimi di Battiato.

"Quanti di questi fenomeni incredibili, estranei alla comprensione umana può nascondere il Cosmo? Dobbiamo proprio andare ovunque, con la potenza distruttrice delle nostre astronavi, per ridurre in frantumi tutto ciò che è contrario alla nostra comprensione? ... Conquistare il vuoto, certo, perché no, ma non aggredire ciò che esiste e che nel corso di milioni di anni ha creato un suo proprio equilibrio, non soggetto a niente e a nessuno tranne che alle forze elettromagnetiche e alle forze gravitazionali. Un equilibrio di esistenza, un'esistenza attiva, dinamica, che non è né migliore né peggiore dell'esistenza di quei composti di proteine che vengono chiamati animali o persone."

 

"Ci alzammo che non era ancora l′alba, pronti per trasbordare dentro un satellite artificiale che ci condusse in fretta alle porte di Sirio, dove un equipaggio sperimentale si preparava al lungo viaggio.

Noi, provinciali dell'Orsa Minore, alla conquista degli spazi interstellari e vestiti di grigio chiaro per non disperdersi.

Seguimmo certe rotte in diagonale dentro la Via Lattea.

Un capitano del centro impressioni colto da esaurimento venne presto mandato in esilio. Mi preparavo al lungo viaggio ...in cui ci si perde.

Seguimmo certe rotte in diagonale dentro la Via Lattea."


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