Un libro a volte illuminante, altre volte attorcigliato in un lessico incomprensibile. A volte banale e autoreferenziale, altre volte arguto e sorprendente. Sempre utile, comunque, per addentrarsi in questo fenomeno, una sorta di ground zero musicale disprezzato quasi unanimemente dagli adulti che continuano a ripetere le stesse tiritere sul "dove andremo a finire" che abbiamo già sentito per il rock'n'roll, per il punk, per l'hip hop.
Nel libro, fortunatamente, non vengono interpellati "giornalisti" o "esperti" musicali che abbondano in Italia in ogni ordine e grado, ma solo voci "dall'interno" di questo universo composto prevalentemente da adolescenti.
Che futuro ha la trap? Nessuno, dice il libro.
Presente, ne ha molto.
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