Cenere, Grazia Deledda

Mi piacciono molto i romanzi di inizio Novecento, nei quali i personaggi spesso si scontrano con la modernità delle città, delle nuove invenzioni, del nuovo modo di intendere i rapporti sociali. In questo caso, inoltre, la vicenda si svolge in una Sardegna quasi preistorica, e il protagonista si ritrova combattuto tra la fedeltà agli istinti di sangue -famiglia, onore, dovere- e la necessità di costruirsi una vita nuova, diversa. Vicenda tragica e affascinante, come la Sardegna da cui nasce.


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