Leggo finalmente un'opinione contraria al pressoché unanime coro di voci terrorizzate dal declino demografico (dei paesi occidentali e ora della Cina). Pur non concordando con tutte le opinioni riportate nell'articolo (minore popolazione potrebbe portare persino a meno guerre - questo sì che è ottimismo), il messaggio è completamente condivisibile. Devo ancora sentire un argomento convincente riguardo il fatto che il declino della popolazione sia un problema.
Dal punto di vista economico, gli annunci del collasso prossimo venturo dei sistemi di welfare non hanno trovato conferma, e sono solitamente proclamati da politici e opinionisti vari, mai o raramente da economisti, che mi risulti. Nella mia ignoranza in materia, ipersemplificando, mi sembra che ci sia ricchezza disponibile più che sufficiente a coprire i bisogni dei sistemi di welfare: basta guardare, ad esempio, alla quantità di denaro che le aziende di venture capital globali investono giornalmente. Che molti governi gestiscano i propri conti in maniera truffaldina e si ritrovino senza soldi per finanziare i servizi per i propri cittadini è un discorso diverso, e sospetto che abbia ben poco a che vedere con la demografia; o meglio: finché la popolazione cresceva, si potevano gestire i conti pubblici in allegria, mentre oggi bisogna starci più attenti - ed è questa la ragione per cui, fondamentalmente, siamo governati dai banchieri e dalle corporation globali.
Mi pare che il declino della popolazione (occidentale) venga visto come un fenomeno negativo a causa di un'irrazionale timore di una presunta "sparizione" delle nostre "tradizioni" o "culture", che, a mio parere, spesso non è altro che un modo un po' più politically correct per sbandierare lo spauracchio della "sostituzione etnica", cavallo di battaglia degli xenofobi. Basta leggere qualche libro ogni tanto o anche solo dedicarci cinque minuti di riflessione per rendersi conto che la storia dell'homo sapiens procede a colpi di "sostituzioni etniche" da decine di migliaia di anni. Oggi molte persone hanno paura perché vedono questi processi avvenire a velocità accelerata davanti ai propri occhi. Ma se anche decidessimo di rendere accettabile una politica basata su principi come "la popolazione italiana deve tornare ad aumentare e, allo stesso tempo, rimanere bianca" (che è fondamentalmente ciò che dicono tutti i nostri governi da quando ne ho memoria), la realtà è che non c'è un baby bonus grande a sufficienza per aumentare la natalità. Non esiste una quantità di benessere grande a sufficienza per aumentare, la natalità, anzi. E questo mi pare un fatto sotto gli occhi di tutti da decenni. Quindi, per favore, piantiamola con la demagogia.
Tra parentesi, la maggiore presenza delle donne nel mondo del lavoro, pur causando -forse- un'ulteriore diminuzione della natalità a breve termine, avrebbe sicuramente effetti positivi sull'aumento della produttività e quindi della ricchezza, che potrebbe quindi andare a supportare i sistemi di welfare necessari ad assistere una popolazione sempre più anziana. E chissà, a lungo termine, se fossimo veramente capaci di sfruttare le innovazioni tecnologiche e l'aumento dell'efficienza della produttività, potremmo vedere una nuova crescita di popolazione, in un mondo dove si fanno "tanti" figli non perché ci sia bisogno di molte braccia nei campi o perché c'è un'alta mortalità infantile, ma grazie all'avere tanti robot e sistemi di intelligenza artificiale che lavorano per noi.
In ultimo, lo spauracchio del declino della popolazione va di pari passo con gli allarmi riguardo la possibile estinzione del genere umano a causa dei cambiamenti climatici. I cambiamenti climatici causati dall'uomo dobbiamo combatterli per garantire una buona qualità della vita a noi stessi e ai nostri figli. Detto che tutti dobbiamo, prima o poi, morire, personalmente ciò che mi interessa è morire nella maniera più pacifica e indolore possibile dopo aver vissuto la vita più soddisfacente e confortevole possibile, e auguro questa fine a tutte le persone che conosco. Fatto ciò, un eventuale futuro del pianeta Terra senza il genere umano mi pare una prospettiva idilliaca: il vero paradiso terrestre.
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