Pensare la guerra spiega perché, se vogliamo dirci veramente moderni, non possiamo che ripudiare ogni conflitto.
Il fascismo eterno dovrebbe essere presente in ogni casa, e letto periodicamente da ogni cittadino, per ricordarsi come fare a decifrare le tossiche quantità di demagogia che ci vengono quotidianamente riversate addosso.
Sulla stampa, del 1995, descrive lo stato decrepito e nefasto della stampa italiana.
Quando entra in scena l'altro smonta efficacemente le tesi di chi sostenesse che l'etica dei non credenti non possa essere forte o universale come quella sostenuta dalla religione.
Migrazioni, tolleranza e intollerabile, forse il meno coeso dei cinque, ci aiuta comunque a interpretare questi nostri tempi di iperconnettività e iperinformazione, che è proprio la caratteristica delle opere dei grandi pensatori.
Quanto sarà ampio però, oggi, il pubblico disposto e in grado di addentrarsi in letture così dense? "Certi problemi etici mi sono diventati più chiari riflettendo su alcuni problemi semantici - e non si preoccupi se qualcuno dice che parliamo difficile: potrebbe essere stato incoraggiato a pensar troppo facile dalla "rivelazione" massmediatica, prevedibile per definizione. Che imparino a pensar difficile, perché né il mistero né l'evidenza sono facili".
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