Freeman's animali

Distribuito qua da noi da Hoppipolla, Freeman's è una raccolta periodica di racconti e poesie, che in questo numero vertono, più o meno, sugli animali. In ognuna delle storie, gli animali o un animale in particolare fanno di volta in volta da protagonisti, da comprimari o da semplici comparse. Mi ha colpito che praticamente tutti gli episodi hanno il tono mesto, se non drammatico, dei narratori umani che osservano la scomparsa della natura o i propri personali limiti e fallimenti, e il tutto ha un tono sonnolentemente apocalittico. 

A parte un paio di episodi, le traduzioni sono ben fatte.

"Mi riesce più facile tollerare la sofferenza degli esseri umani che quella degli animali. Gli esseri umani hanno un loro status ontologico esteso, sono diffusi su ogni dove, il che li rende una specie privilegiata. Hanno cultura e religione a sostenerli nella sofferenza. Razionalizzazioni e sublimazioni. Hanno Dio, che alla fine di tutto li salverà. La sofferenza umana ha significato. Per un animale non ci sono né consolazione né sollievo, perché non lo attende la salvezza. Né la sua sofferenza ha significato. Il corpo non gli appartiene. E' senz'anima. La sua sofferenza è totale e assoluta.

Se cerchiamo di analizzare questa condizione con la nostra umana capacità di pensiero e con compassione, ecco rivelato l'orrore completo della sofferenza animale, e allo stesso modo anche l'intollerabile, sconvolgente orrore di questo mondo." Le maschere degli animali, Olga Tokarczuk.

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