Come i bambini dell'asilo

Recentemente, quattordici eminenti scienziati italiani hanno pubblicato un appello a favore del Sistema Sanitario Nazionale, e in particolare per sottolineare la necessità di finanziarlo opportunamente, a fronte del fatto che il Governo -con una pandemia epocale giusto alle spalle- sta facendo esattamente il contrario.

Il testo completo si trova qui.

La notizia della pubblicazione dell'appello è stata ampiamente riportata da tutti i mass media. Ho cercato sui siti di tutti i principali quotidiani, riviste e TV italiane e non sono riuscito a trovarne uno che riportasse un link al documento completo. 

A parte l'aspetto tecnologico (trent'anni fa mi immaginavo un mondo dove gli ipertesti sarebbero stati la regola e ogni informazione sarebbe stata a disposizione dell'utente con un semplice click, invece di doversela andare a scovare sepolta sotto una montagna di risultati irrilevanti forniti dall'intelligenza artificiale di turno), trovo estremamente deprimente la situazione di una nazione dove evidentemente a) chi scrive sui mass media considera il lettore alla stregua di un bambino dell'asilo in grado a malapena di recepire informazioni predigerite e ipersemplificate e quindi non si prende nemmeno la briga di indicargli dove trovare la fonte primaria della "notizia", oppure b) chi scrive sui mass media è egli stesso così ignorante o svogliato da non essere in grado di far altro che rimasticare un comunicato stampa preparato altrove proprio allo scopo di aver qualche speranza di ottenere copertura mediatica per un argomento tanto vitale quanto al di fuori delle competenze linguistiche e intellettuali della maggioranza della popolazione, giornalisti compresi.

L'aspetto drammatico della situazione è che a forza di trattare l'opinione pubblica come bambini dell'asilo, l'unico risultato ottenibile è ovviamente quello del rincoglionimento generale: se ogni argomento viene trattato all'insegna della ricerca del ground zero della comprensibilità, ne deriva necessariamente che ogni argomento verrà ipersemplificato fino al punto di impedire una qualsivoglia comprensione del problema, per non parlare di un dibattito a proposito. Il paradosso, estremamente orwelliano, è che il cittadino, ingozzato di informazioni irrilevanti su argomenti importantissimi, diventa parte del problema: si lamenta che la sanità pubblica non funziona bene come vorrebbe, e allo stesso tempo vota entusiasticamente per gli artefici dello smantellamento della sanità pubblica stessa. I mass media, a loro volta, cercando di attirare questo pubblico asinino, non trovano di meglio che continuare la corsa al ribasso, probabilmente preoccupati del fatto che proporre contenuti solo leggermente più complessi potrebbe colpire negativamente le vendite. Come noto, le vendite dei quotidiani sono comunque in picchiata in Italia da anni, ed è affascinante osservare la logica perversa per la quale a nessuno viene in mente di provare ad adottare una strategia diversa.

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