Devo dire che sorprendentemente mi è forse piaciuto di più il libro del Pozzetto di quello del Ponzoni. Quello di Pozzetto, pur a tratti sconclusionato e sfocato, risulta più umano e, in fin dei conti, coinvolgente. Si parla poco di arte e molto di auto, bevute, amici ricchi e famosi, ma sempre con semplicità e senza prendersi mai sul serio.
Il libro, poi, si conclude con una riflessione sulla morte che nella sua semplicità è una lezione molto utile.
Taaac.
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