Alla fine, la conferma: SI. PUO'. FARE.
La scorsa settimana, il signor X si e' presentato all'Ufficio Passaporti (UP) con un foglio di carta sul quale un sedicente signor Y dichiarava di essere il mio Direttore presso la ditta Z e richiedeva che al portatore della lettera venisse consegnato il mio passaporto "vecchio" (in quel momento in custodia presso l'UP) in quanto quello "nuovo" era bloccato all'Ambasciata dell'Arabia Saudita in attesa di visto e io nel frattempo avevo bisogno di viaggiare in paesi extraeuropei. La lettera recava stampata la firma scannerizzata del signor Y.
L'impiegato A dell'UP ha inizialmente detto al signor X che cio' non era possibile, e che non aveva "ricevuto istruzioni a riguardo". Il signor X ha quindi ribattuto che "la volta scorsa" l'impiegato B gli aveva detto che si poteva fare. L'impiegato A telefona a B. L'impiegato B conferma. L'impiegato A consegna al signor X il mio passaporto. L'impiegato A si raccomanda col signor X di riportare il passaporto "al piu' presto".
Ora, tutto quadra, perche' il signor X incidentalmente sono io, e quindi il mio passaporto ce l'ho in mano io e non un pincopallino qualunque che si fosse presentato all'UP con una "lettera" di richiesta in cui si menzionava il mio numero di passaporto. Pero' la procedura e' demenziale.
Al di la' del sarcasmo, e dimenticandoci tutte le assurdita' incontrate nel frattempo, la vicenda si conclude e si riassume cosi':
E' possibile avere un secondo passaporto: avere, cioe', due passaporti italiani validi contemporaneamente. Tale passaporto e' formalmente un "duplicato" dell'originale e ne condivide la stessa data di scadenza. Nel mio caso, il "nuovo" passaporto reca, a biro, la dicitura "duplicato del passaporto 123456".
La procedura e' la stessa della richiesta di un nuovo passaporto (foto, marche da bollo, versamento, ecc.), con l'aggiunta che deve essere presentata una lettera del datore di lavoro in cui si richiede tale secondo passaporto. Una motivazione accettata e' quella che il richiedente deve viaggiare sia in Israele che in Arabia Saudita.
Una volta rilasciato, uno dei due passaporti deve rimanere in custodia presso la Questura emittente.
E' possibile ritirare il passaporto in custodia consegnando l'altro oppure presentando una richiesta del datore di lavoro che "certifica" il motivo per cui l'altro passaporto non e' utilizzabile (ad es. perche' bloccato in Ambasciata in attesa di visto).
Sulla materia regna sovrana la confusione. L'agenzia a cui mi rivolgo per i visti non sapeva che si potessero avere due passaporti. Non e' noto quali siano la legislazione o i provvedimenti che regolano la materia. Il personale della Polizia e' incerto sulle procedure: non e' chiaro se il "viaggio Israele+Arabia" sia la sola motivazione accettata (motivazione, peraltro, a quanto pare infondata), come non e' chiaro in quali casi si possa ritirare il passaporto in custodia. Non e' chiaro se e' possibile far custodire il secondo passaporto solo presso la Questura emittente o anche presso una diversa. Non e' chiaro se la procedura di richiesta e' effettuabile anche tramite il Comune di residenza o una Questura a scelta o se sia necessario rivolgersi all'ufficio "centrale" della propria zona (nel mio caso, Via Cordusio a Milano). Non e' chiaro se la richiesta o il ritiro possano essere effettuati da persone terze tramite delega. Non sono noti in anticipo i tempi di emissione del passaporto. Non e' chiaro se e' possibile fare richiesta senza presentarsi di persona, e non e' chiaro se si possano avere informazioni sullo stato della procedura senza presentarsi di persona. Una volta ritirati entrambi i passaporti, non e' noto alcun termine temporale entro il quale riportarne in Questura almeno uno, come richiesto dagli addetti della Questura.
Le procedure di autenticazione del richiedente sono blande (al di la' ovviamente dell'iniziale requisito di avere gia' un passaporto), e quelle degli altri soggetti coinvolti (ad es. il mio datore di lavoro che "certifica" le mie necessita') apparentemente nulle.
La scorsa settimana, il signor X si e' presentato all'Ufficio Passaporti (UP) con un foglio di carta sul quale un sedicente signor Y dichiarava di essere il mio Direttore presso la ditta Z e richiedeva che al portatore della lettera venisse consegnato il mio passaporto "vecchio" (in quel momento in custodia presso l'UP) in quanto quello "nuovo" era bloccato all'Ambasciata dell'Arabia Saudita in attesa di visto e io nel frattempo avevo bisogno di viaggiare in paesi extraeuropei. La lettera recava stampata la firma scannerizzata del signor Y.
L'impiegato A dell'UP ha inizialmente detto al signor X che cio' non era possibile, e che non aveva "ricevuto istruzioni a riguardo". Il signor X ha quindi ribattuto che "la volta scorsa" l'impiegato B gli aveva detto che si poteva fare. L'impiegato A telefona a B. L'impiegato B conferma. L'impiegato A consegna al signor X il mio passaporto. L'impiegato A si raccomanda col signor X di riportare il passaporto "al piu' presto".
Ora, tutto quadra, perche' il signor X incidentalmente sono io, e quindi il mio passaporto ce l'ho in mano io e non un pincopallino qualunque che si fosse presentato all'UP con una "lettera" di richiesta in cui si menzionava il mio numero di passaporto. Pero' la procedura e' demenziale.
Al di la' del sarcasmo, e dimenticandoci tutte le assurdita' incontrate nel frattempo, la vicenda si conclude e si riassume cosi':
E' possibile avere un secondo passaporto: avere, cioe', due passaporti italiani validi contemporaneamente. Tale passaporto e' formalmente un "duplicato" dell'originale e ne condivide la stessa data di scadenza. Nel mio caso, il "nuovo" passaporto reca, a biro, la dicitura "duplicato del passaporto 123456".
La procedura e' la stessa della richiesta di un nuovo passaporto (foto, marche da bollo, versamento, ecc.), con l'aggiunta che deve essere presentata una lettera del datore di lavoro in cui si richiede tale secondo passaporto. Una motivazione accettata e' quella che il richiedente deve viaggiare sia in Israele che in Arabia Saudita.
Una volta rilasciato, uno dei due passaporti deve rimanere in custodia presso la Questura emittente.
E' possibile ritirare il passaporto in custodia consegnando l'altro oppure presentando una richiesta del datore di lavoro che "certifica" il motivo per cui l'altro passaporto non e' utilizzabile (ad es. perche' bloccato in Ambasciata in attesa di visto).
Sulla materia regna sovrana la confusione. L'agenzia a cui mi rivolgo per i visti non sapeva che si potessero avere due passaporti. Non e' noto quali siano la legislazione o i provvedimenti che regolano la materia. Il personale della Polizia e' incerto sulle procedure: non e' chiaro se il "viaggio Israele+Arabia" sia la sola motivazione accettata (motivazione, peraltro, a quanto pare infondata), come non e' chiaro in quali casi si possa ritirare il passaporto in custodia. Non e' chiaro se e' possibile far custodire il secondo passaporto solo presso la Questura emittente o anche presso una diversa. Non e' chiaro se la procedura di richiesta e' effettuabile anche tramite il Comune di residenza o una Questura a scelta o se sia necessario rivolgersi all'ufficio "centrale" della propria zona (nel mio caso, Via Cordusio a Milano). Non e' chiaro se la richiesta o il ritiro possano essere effettuati da persone terze tramite delega. Non sono noti in anticipo i tempi di emissione del passaporto. Non e' chiaro se e' possibile fare richiesta senza presentarsi di persona, e non e' chiaro se si possano avere informazioni sullo stato della procedura senza presentarsi di persona. Una volta ritirati entrambi i passaporti, non e' noto alcun termine temporale entro il quale riportarne in Questura almeno uno, come richiesto dagli addetti della Questura.
Le procedure di autenticazione del richiedente sono blande (al di la' ovviamente dell'iniziale requisito di avere gia' un passaporto), e quelle degli altri soggetti coinvolti (ad es. il mio datore di lavoro che "certifica" le mie necessita') apparentemente nulle.
Commenti
sono nella sua stessa situazione, nel senso che devo viaggiare per lavoro/accademia in siria e ho una serie di timbri israeliani sul passaporto. Sono stato all'ufficio passaporti di Torino centro (forse dovrei andare in questura) e mi hanno detto che è impossibile avere due passaporti.
Come mi consiglierebbe di affrontare la questione, ci sono documenti o circolari che potrei portare? Chiè che ne sa qualcosa?
La ringrazio della solidale comprensione,
umberto